Caseddhi

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Scheda di dettaglio

I CASEDDHI

     Nelle campagne Salentine, così come in quelle di questo piccolo borgo di nome Racale, sono presenti semplici costruzioni in pietra: i così detti Caseddhi. Ubicati esclusivamente nelle zone rurali, sono immersi in scenari che sembrano venuti fuori dalla fantasia dell’uomo, dove i colori e i profumi si mescolano a paesaggi surreali e suggestivi.

Essi sono la tipica espressione architettonica della società contadina che scelse la pietra, elemento duraturo nel tempo, per erigere queste semplici opere d’arte, ottenute dall’incastro sapientemente e pazientemente giustapposto di elementi litici di forma eterogenea.

Risultano, quindi essere semplici costruzioni arricchite con pochi elementi litoidi (lithos-pietra). In alcuni di essi, infatti, dalla messa in opera delle pietre, vengono ricavate, sia all’interno che all’esterno, delle nicchie-ripiano di varia grandezza e poste ad una certa altezza. Altro elemento architettonico della costruzione è la scala, situata sempre all’esterno di esso e posta a ridosso di un suo lato. La pianta riproduce quasi sempre gli stessi schemi : circolare, rettangolare o quadrata. Nel corso dei secoli la struttura, nel suo complesso, non ha subito alterazioni e ha fedelmente tramandato le tradizioni saldamente radicate nella cultura popolare salentina. Questo tipo di costruzioni veniva utilizzato nella stagione invernale come deposito di attrezzature agricole e nella stagione estiva, invece, accoglieva nel suo unico vano nuclei familiari che, si trasferivano dai vicini paesi per essere più presenti sul luogo di lavoro. In estate, infatti, si procedeva alla mietitura e alla raccolta ed essiccazione di molti prodotti della terra che venivano preparati per l’inverno: pomodori, fichi, capperi e legumi. Spesso, la superficie abitativa veniva ampliata, in funzione delle esigenze del nucleo familiare, con una copertura supplementare e temporanea realizzata con elementi reperibili nelle vicinanze come per es. canne, palme e rami di ulivo. Tale tettoia veniva denominata “MBRACCHIU”. Esso di giorno consentiva un ombreggiato e gradevole convivio, mentre di notte si trasformava in luogo di riposo per diversi componenti della famiglia.

Elaborazione dati: Studio di Consulenza Archeologica ed Ambientale, Racale

 


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